Siamo alla fine di luglio e mancano cinquanta giorni all’apertura di Cheese, la grande festa del formaggio che Slow Food organizzerà per le strade di Brà, dal 15 al 18 di settembre. In questo periodo Slow Food Cagliari vi terrà costantemente aggiornati con notizie, curiosità e approfondimenti attraverso i canali del sito web e della nostra pagina Facebook. Un occhio al mondo dei formaggi e una grande attenzione ai nostri Magnifici Cinque, gli espositori che partiranno dalla Sardegna per Cheese 2017: Birrificio Rubiu di Sant’Antioco, Formaggi Debbene di Macomer,Presidio del Fiore Sardo dei Pastori, Presidio del Casizolu, Presidio del Pecorino di Osilo
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Pizza e birre artigianali da Levante con il Birrificio Rubiu, domenica 11 giugno 2017, ore 20.30 – Pizzeria Levante – Via Bacaredda, 99-101 Cagliari
Con l’arrivo del caldo estivo si ripropone uno storico abbinamento gastronomico, quello della fragrante pizza e della fresca birra, di cui forse conosciamo troppo poco, soprattutto nelle sue diversità e nelle scelte fra offerte che appaiono simili, ma che hanno alle spalle una ricerca sulle materie prime e sugli abbinamenti possibili.
Slow Food Cagliari vi propone una cena conviviale che cercherà di offrire, insieme al piacere di stare insieme, informazioni su caratteristiche degli impasti e degli ingredienti scelti ampiamente nella gastronomia sarda, fra cui interessanti abbinamenti con i Presìdi Slow Food del Casizzolu e del Bue Rosso del Montiferru, da sposare con una selezione di birre artigianali, che utilizzano materie prime selezionate e le esprimono al meglio con diversi stili birrari.
Con piacere vi invitiamo alla nostra iniziativa di domenica 11 giugno alla scoperta dei favolosi abbinamenti tra le pizze della pizzeria Levante di Cagliari e le loro birre del Birrificio Rubiu di Sant’Antioco, che dal 2009 produce birre non filtrate, non pastorizzate, senza conservanti, stabilizzanti o additivi aggiunti, che si sono aggiudicate numerosi e prestigiosi premi ai maggiori concorsi nazionali e internazionali.
Rubiu e Levante sono locali amici e Punti di tesseramento di Slow Food Cagliari, avendo abbracciato da sempre la filosofia di Slow Food per un cibo che sia buono, pulito e giusto e la ricerca della qualità, genuinità, tracciabilità degli ingredienti insieme alla fantasia nelle proposte. Altrettanto precisa è la scelta per ridurre al massimo sprechi e rifiuti, con l’utilizzo di materiali riciclati, riciclabili e d’origine naturale anche nei contenitori per portare a casa la pizza eventualmente non consumata, se non avete tanta fame.
Tiziana Cuccu e Fabrizio Melis ci guideranno raccontandoci le particolarità delle loro birre e la scelta degli abbinamenti con gli impasti e gli ingredienti delle pizze straordinarie che hanno scelto per noi, cotte nel forno a legna e con gusti legati ad accurate selezioni di prodotti tipici locali.
Ad ogni commensale verrà servito un quinto di ogni pizza accompagnato dalla birra in abbinamento e, così, avrete assaggi di cinque pizze e di cinque birre diverse, mentre una sesta birra accompagnerà il dolce.
La cena si svolgerà a Cagliari presso Levante, in Via Bacaredda 99-101, DOMENICA 11 GIUGNO alle 20,30. Il menu sarà il seguente, che propone pizze gourmet dall’impasto differente e birre artigianali:
Tipo di impasto |
Condimenti |
Birra abbinata |
Stile Birrario |
pizza impasto tradizionale | con broccoli, stracciatella e gamberi marinati a crudo (olio, limone e coriandolo) | Birra Triga | Bière blanche al frumento crudo |
pizza impasto al basilico | con ricotta fresca,rucola e lardo | Birra Lido | Golden Ale bionda |
pizza impasto tradizionale | con purpuzza di bue rosso e pepe nero | Birra Rais | English Ale rubino |
pizza impasto sapori antichi | con sugo, erborinato di pecora, fave o piselli (saltati in padella) | Birra Flavia | Golden Strong Ale |
pizza impasto allo zafferano | con mozzarella, casizolu grattato, filetti di muggine di Cabras | Birra Moresca | Belgian Dark Ale |
Torta vegana | con scorza d’arancio o candita | Birra Centesima | American Porter |
Ecco i prezzi:
Soci Slow Food |
Soci Slow Food Giovani |
Non soci |
€ 25 |
€ 25 |
€ 28 |
Per prenotazioni e informazioni scrivere una mail a slowfood.cagliari@gmail.com o chiamare entro il 10 giugno ai seguenti numeri: Massimiliano (dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 22) al numero 366 4376560 oppure Raimondo (14-16 + 19-23) al 340 5529332.
Il pagamento deve essere effettuato in anticipo presso i componenti del Comitato di Condotta oppure tramite bonifico (Codice IBAN: IT42R0306904861100000016026) intestato a Slow Food Convivium di Cagliari n. 99, anticipando la ricevuta via mail.
Vi aspettiamo!
Il Comitato di Condotta Slow Food Cagliari: Raimondo Mandis, Anna Cossu, Massimiliano Cao, Alessandra Guigoni, Alessandro Manunza, Michela Sessini, Fabrizio Mascia, Francesca Delunas, Efisio Secci, Franca Leuzzi, Stefano Olla
Ortoterapia seminario 1° giugno 2017 – Lazzaretto di Cagliari
Seminario su “OrtoTerapia: tra cura del verde e cura della persona” – giovedì 1° giugno 2017 – dalle 8.30 alle 19.00 al Lazzaretto di Sant’Elia a Cagliari, in Via dei Navigatori 1.
Organizzato dagli amici (e soci di Slow Food Cagliari) dell’Associazione La Voce delle Piante, il seminario incontra i temi del benessere, della salute, del gusto e del piacere di stare insieme con i valori, importanti per Slow Food, della sostenibilità, del vivere in pienezza la propria vita e del dedicare a chi soffre attenzione e qualità nell’assistenza. Il seminario vede la collaborazione ed il riconoscimento di Slow Food Cagliari.
Il programma è scaricabile a questo link
La partecipazione è gratuita, ma dal momento che il numero massimo di partecipanti è 100 persone, è preferibile iscriversi inviando una mail di adesione a lavocedellepiante@gmail.com.
Solo il caffè e le degustazioni della pausa pranzo prevedono un vostro contributo libero.
Nella convinzione che TUTTI possono trarre benefici dal rapporto diretto con il verde, che può svolgere anche una azione terapeutica importante nei confronti delle persone sofferenti, malate o con disabilità, la Voce delle piante, Associazione culturale senza fini di lucro, l’IFOLD Istituto Formazione Lavoro Donne, ente Onlus, l’AssIort (Associazione Italiana di Ortoterapia), Slow Food Cagliari ed il Comune di Cagliari, hanno promosso l’ organizzazione del Seminario con lo scopo di valutare le possibilità offerte dall’Ortoterapia, intesa come disciplina scientifica, nei confronti della cura della persona, della società, dell’ambiente e del paesaggio, anche alla luce delle istanze rivolte al Ministero della Sanità per il riconoscimento della figura dell’Ortoterapista.
L’ortoterapia mirata a precisi obiettivi riabilitativi, attraverso un’interazione continua tra utente, ortoterapista e piante, consente infatti di raggiungere risultati misurabili.
L’obiettivo è che, ora che con la Deliberazione della Giunta Regionale N. 15/12 DEL 21.3.2017 la Pet Therapy è diventata cura ufficiale in Sardegna con benefici per pazienti e famiglie e nuove opportunità di lavoro, anche l’ORTOTERAPIA possa diventare una prassi riabilitativa ufficiale riconosciuta.
Il programma del Seminario mostra quanto è cresciuto e si è qualificato l’interesse e l’attenzione che stiamo raccogliendo intorno all’argomento ORTOTERAPIA e alla costruzione del benessere, sia in relazione alle numerose Istituzioni che hanno concesso i loro patrocini e crediti formativi, così come numerose saranno le testimonianze applicative presentate nel corso della giornata, che ci auguriamo crescano con adesioni e richieste da diversi ambiti in Sardegna.
SIETE TUTTI INVITATI A CONOSCERE IL MONDO DELL’ORTOTERAPIA. Vi aspettiamo!
Sulcis, Parteolla, Trexenta: territori e prodotti @ Cantine Argiolas, Serdiana, 28 maggio 2017 per Cantine Aperte
Torna un appuntamento ricorrente per Slow Food Cagliari: i Laboratori del Gusto insieme a Cantine Argiolas.
Domenica 28 maggio vi aspettiamo per Cantine Aperte a Serdiana (CA), alle Cantine Argiolas, che hanno organizzato una ricca giornata fra visite alle vigne a piedi, in Vespa o in Segway, degustazioni e laboratori per grandi e piccini, accompagnati da splendidi show cooking per una giornata di festa del vino. Consultate il programma completo per scegliere le attività che più piacciono a voi ed ai vostri cari.
I nostri Fabrizio Mascia, Stefano Olla e Raimondo Mandis, terranno, rispettivamente, un Laboratorio con tre tavoli tematici sui territori del Sulcis, del Parteolla e della Trexenta per raccontarvi i prodotti, le eccellenze e le biodiversità di ognuna delle aree in cui si trovano le vigne da cui provengono le uve che danno vita ai vini di Argiolas, per andare alla scoperta dei legami tra la terra ed il vino, delle pietanze, dei prodotti e dei terreni.
Ogni tavolo proporrà una descrizione dei prodotti di ciascun territorio, un assaggio di una pietanza tipica ed un calice di vino della Cantina in abbinamento.
Info e prenotazioni allo 070-740606 (selezionare 4 enoteca) o via mail a prenotazione@argiolas.it
Programma Argiolas Cantine Aperte 2017 Serdiana 28 maggio 2017
Cappereti storici aperti a Selargius. Visita a cura della Comunità del Cibo del Cappero Selargino sabato 20 e domenica 21 maggio 2017
In occasione di Monumenti Aperti(R) a Selargius (CA), nel fine settimana di sabato 20 e domenica 21 maggio 2017, dalle 16 alle 19, sarà possibile visitare i campi storici con i tipici capperi Selargini, in Località Serriana de Baxiu (subito dopo il ponte antico di Via San Martino, sulla destra lungo l’argine del Rio Nou): “le visite al cappereto illustreranno la storia del recupero di un’antica tradizione che caratterizza il paesaggio del territorio selargino, rendendolo unico in Sardegna”, come descrive la brochure su Selargius (scaricabile) e sui suoi luoghi delle visite.
Curerà le visite Marco Maxia, referente della Comunità del Cibo di Slow Food del Cappero Selargino, produttore di prelibati capperi tipici di Selargius e agricoltore con lo spirito del ricercatore, che dal 2000 ha ripreso la produzione, con mille difficoltà, del prezioso vegetale che insaporisce molti piatti con la propria azienda Il Cappero Selargino dei capperi sotto sale o sott’aceto, oltre alla crema di capperi e il paté di capperi, che si sposano ai tanti utilizzi gastronomici: pizze, primi piatti, carni e pesci, insieme a crostini e stuzzichini perfetti per gli aperitivi. (Web: www.ilcapperoselargino.it)
Un vero gesto d’amore per la conservazione ed il recupero di una preziosa bio-diversità agricola, quello di Marco Maxia e della sua famiglia, che ha contagiato altri agricoltori selargini con l’entusiasmo di dare valore ad un prodotto diverso dai capperi industriali: i suoli calcarei dell’agro intorno a Selargius, infatti, sono perfetti per questa delicata infiorescenza, di cui consumiamo sia i boccioli o fiori non ancora schiusi (i capperi veri e propri), che i frutti (cucunci o capperoni) nelle versioni sotto sale marino o in una salamoia sotto aceto, perché conservino il sapore, i profumi e la croccantezza che le mani degli agricoltori curano nella raccolta tra maggio e giugno.
L’utilizzo del cappero in Sardegna – in cucina e nella medicina popolare – risale almeno alla seconda metà del Settecento; nel Cagliaritano nella prima metà dell’Ottocento sembra venisse usato per stimolare l’appetito. Attualmente i coltivatori del cappero sono concentrati a Selargius, dove predomina una varietà ad alberello di grande bellezza e interesse etnobotanico, naturalistico e alimentare. Nell’agro selargino vi sono diverse piante centenarie, spesso e a lungo abbandonate a se stesse negli spazi rurali tra un quartiere e l’altro della cittadina, che hanno portato ad un serio lavoro di recupero e valorizzazione come bene colturale e culturale della comunità locale, riportando oggi il 95% dei cappereti in produzione (erano solo il 5% nel 200). I coltivatori di Selargius crescono le piante spesso accanto a mandorli, olivi, altri alberi da frutto, filari delle viti, e usano gli alberelli anche come marcatori di confini poderali.
I capperi selargini sono boccioli dal peso inferiore a quelli siciliani, ma offrono un gusto e sapori inimitabili che devono essere conosciuti ed apprezzati, marcando l’enorme differenza da quelli industriali. Nelle tradizioni, infatti, venivano venduti a “misura” e non a peso, proprio per dare il giusto valore a questa eccezionale bio-diversità. Si tratta di una coltura dura, assolutamente biologica, con basse rese per pianta (uno splendido cespuglio verde alto fino a 150 cm), che prevede un raccolta esclusivamente manuale e che deve essere fatta nel giro di pochi giorni, prima che i boccioli (capperi) si schiudano nei fiori meravigliosi ma dalla vita di una sola giornata (vedete la sequenza di foto qui sotto, prese nel giro di poche ore). Dopo la fioritura, la pianta genera i frutti o capperoni, raccolti sempre a mano per poi essere lavorati immediatamente sotto un buon sale marino ed una salamoia di aceto.